È facile, dopo tanti anni di presidenza (ben 6!!! E per un totale di 2 intensi mandati!), identificare una società con una persona o un pezzo di vita personale con un pezzo di “società scientifica”:
è un errore.

Io ringrazio questa Associazione che in questi anni in me ha trovato una guida forse “frenetica” e “sognatrice”, e ringrazio chi da sempre ha sostenuto e creduto in questa bella associazione: i giovani gastroenterologi, i mentori illuminati della gastroenterologia, gli “amici di AGGEI”, i gastroenterologi che hanno fatto la storia della gastroenterologia italiana e anche le aziende che hanno dato supporto incondizionato alle nostre idee.
Sono stati anni belli, per me e spero per tutto il direttivo, per le commissioni e anche per la segreteria nazionale di Aggei – Event Lab ( in particolare a Patrizia Serenella e a tutto lo staff) che così attivamente ci ha guidato nelle nostre attività, e a cui va la mia stima e gratitudine.

Con il mio primo mandato, siamo ripartiti con un rinnovo quasi totale del direttivo di Aggei: abbiamo avuto bisogno di carburare ma è stato bello conoscerci, incontrarci nelle nostre differenze culturali e “regionali”, diventare amici (dopo qualche sana incomprensione!) per creare quel clima fresco, giovane e spensierato che ci ha sempre guidato in questi anni.
Abbiamo rifondato questa società con i criteri previsti dalla legge italiana per le società scientifiche.

E poi ci siamo concentrati sul futuro, su nuovi giovani, su nuove leve a cui questa società è sempre diretta.

Ed è con lo sguardo su voi giovani colleghi che vorrei salutarvi.
“C’è ancora bisogno di Aggei??”

Vi auguro di potervi fare sempre questa domanda che ci ha molto ispirato in questi anni:
godete della libertà di sbagliare e di sperimentare formule innovative per l’aggiornamento scientifico e professionale, per fare studi insieme, per darvi occasioni di incontro formali e informali perché è dai sani incontri e dai sani network che nascono le belle cose, quelle che vanno lontane.
Costruite il vostro futuro, guardando sempre al passato e senza timore, mettendo al centro i pazienti e il rispetto reciproco.

Buona Aggei, Buon Campus!

Franco